Correttore di Bozze. Strategie di un mestiere

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Come abbiamo già avuto modo di approfondire nel precedente articolo: Il correttore di bozze. Istantanee di un mestiere, nel mondo dell’editoria quello del correttore di bozze è forse il mestiere più sottovalutato, nonostante sia estremamente importante.

È un lavoro meticoloso e se non si è abituati a farlo (o se non si adotta una strategia ben precisa) può rivelarsi una generosa fonte di stress. Nella correzione di bozze, infatti, vige la regola aurea che, per quanti giri ti accingi a fare, qualche refuso sarà sempre lì a prendersi gioco di te.

Correttore di bozze. Strategie di un mestiere

Per realizzare un’accurata correzione bozze servono competenze linguistiche, grammaticali e grafiche, per questo vi consigliamo di affidare sempre il vostro testo a un correttore di bozze professionista per il giro di bozze finale.

Tuttavia, come scrittori è bene che sappiate come individuare gli errori più evidenti per effettuare in autonomia una prima pulizia.

Per questo abbiamo pensato di confidarvi qualche trucchetto che noi siamo soliti usare (o abbiamo testato) durante la nostra esperienza lavorativa.

Con questi suggerimenti sarete pronti per effettuare una prima correzione di bozze efficace senza troppo stress.

Correttore di bozze, le strategie più efficaci

Dormiteci su

Il cervello è un campione di pigrizia e appena può risparmia energia e concentrazione. Quando si imbatterà in una frase che risulta anche solo familiare, passerà oltre e la riterrà giusta per principio.

Per questo è sempre necessario lasciar passare del tempo tra la stesura e la revisione del testo. Per poterlo guardare da un punto di vista oggettivo, dormiteci su per almeno qualche giorno. Non pensateci, chiudetelo in un cassetto e dimenticatelo.

Se non avete molto tempo, staccatevene per almeno qualche ora: affronterete la revisione con un distacco maggiore.

Cambiate il supporto di lettura

Sempre per un discorso di pigrizia, il cervello si abitua facilmente non solo a quello che trova scritto, ma anche a dove lo trova scritto.

Per questo un ottimo consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di variare spesso i supporti di lettura, riuscirete così a stimolare un diverso approccio a seconda degli strumenti.

Stampare il testo è il modo migliore per individuare gli errori e non affaticare la vista, ma per il bene del pianeta noi optiamo per l’utilizzo di differenti dispositivi digitali (pc, tablet, lettori e-reader).

Usate la voce

La lettura a voce alta permette di cogliere il maggior numero di sfumature e dettagli, refusi compresi. Che sia la vostra, o quella di qualche buona personcina che lo fa per voi, usate la voce! Esiste anche la possibilità di farselo leggere direttamente dal dispositivo digitale, ma non la riteniamo una soluzione particolarmente valida.

Invertite l’ordine

Leggere una storia dall’inizio alla fine è fondamentale per capirla, revisionarla e individuare quegli errori di contenuto (trama, intreccio, personaggi) che sono necessari in un editing.

Ma se l’obbiettivo è la correzione di bozze, allora la lettura non sequenziale dei capitoli aiuta a prendere il giusto distacco dai fatti per prestare più attenzione alle parole.

Quindi perché non partire proprio dall’ultimo capitolo?

Questa strategia si rivelerà molto efficace (e l’anticonformista che è in voi vi darà delle sonore pacche sulle spalle), ma invertite l’ordine solo per la caccia ai refusi e non per la revisione finale della storia (mi raccomando!).

Righello alla mano

Se stiamo leggendo su carta, posizionare il righello sotto la riga può risultare molto utile per non perdere il segno e per coprire la restante porzione di testo (perché cervello, lo sappiamo che stai già andando oltre).

La stessa funzione viene messa a disposizione anche da alcuni dispositivi digitali, in alternativa il cursore del mouse può essere un valido alleato.

Ai testi piace cambiare

Come ormai ben sappiamo, quando andiamo a rileggere frasi che già conosciamo, il cervello tende a non prestare la dovuta attenzione, va avanti come un treno e termina da solo parole su cui non avete ancora posato gli occhi.

Ma noi ne sappiamo una più del diavolo (o del cervello in questo caso) e ci inventiamo ogni modo possibile per poterlo trarre in inganno.

Se dormirci sopra e cambiare il dispositivo ancora non basta, un’altra ottima alternativa può essere quella di variare la formattazione. E via di fantasia con font, dimensioni, interlinea e spaziature. In questo modo trasmetterai a Mr. Pigrizia l’illusione di trovarsi di fronte a qualcosa di nuovo. Provate per credere.

Altro giro, altro refuso

Se avete abbastanza tempo a disposizione e non siete molto allenati, concedetevi un giro di bozza per ogni tipo di refuso che volete trovare. In questo modo catalizzerete l’attenzione solo su un determinato errore e la vostra mente non verrà bombardata da troppi stimoli che difficilmente riuscirà a gestire.

Prendetevi una pausa

La caccia ai refusi richiede un elevato livello di concentrazione e per questo è d’obbligo concedersi una pausa ogni tanto. Staccate il cervello, riposate gli occhi e rilassatevi per qualche minuto. Non vi preoccupate, gli errori saranno sempre lì ad aspettarvi ma voi sarete più freschi e pronti ad acchiapparli.

L’alleato del Correttore di bozze

Non dimenticatevi poi di avere sempre a portata di mano un buon dizionario, sarà il vostro miglior compagno di avventure. Oggi ne esistono di tutti i tipi e potete scegliere quello che preferite, in versione cartacea o digitale. Noi, quando (per ovvi motivi) non possiamo portarci dietro il nostro Zingarelli, siamo soliti utilizzare quello Treccani.

Quelle che vi abbiamo presentato sono alcune delle strategie più utili ed efficaci che siamo soliti usare. Ovviamente non vi renderanno dei correttori di bozze professionisti, ma per una prima correzione casalinga basteranno. Siete pronti a scovare gli errori?