Come creare un personaggio

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Come creare un personaggio? È estremamente difficile ma, come vedremo, vitale per la buona riuscita di un romanzo. Abbiamo detto diverse volte che per scrivere un libro di successo è necessario innanzitutto avere un’ottima idea, la quale deve tradursi poi in una trama avvincente e coinvolgente. Eppure, a ben vedere, qualsiasi trama che si rispetti esiste soltanto se veicolata da uno o più personaggi.

Le vicende narrate avranno sempre un soggetto centrale e la storia, sotto un certo punto di vista, diventa solamente un mezzo attraverso il quale vedere i personaggi in azione.

L’importanza dei personaggi

Dunque, se la trama è fondamentale, i personaggi non sono da meno, tanto che la loro caratterizzazione è decisiva per le buone sorti di un romanzo. Per capire la loro importanza, pensate all’ultimo romanzo che avete letto. Siamo sicuri che la prima cosa che vi è balzata in mente sia il personaggio che più vi ha colpito. La letteratura russa ottocentesca ha addirittura dato tanta importanza ai personaggi, da mettere in secondo piano la trama per concentrare tutte le energie sulla loro caratterizzazione psicologica.

Come creare un personaggio e come introdurlo

Essendo il soggetto principale della nostra storia, è bene che il protagonista emerga il prima possibile all’interno del romanzo. Spesso si afferma che già nel primo capitolo i lettori debbano iniziare a conoscerlo, intuire quali siano le sue aspirazioni, intravedere quale sia la sua bugia. Per approfondimenti rimandiamo al nostro articolo sull’evento scatenante.

Ma come si può introdurre al meglio un personaggio? Per far questo si è soliti partire da un presupposto: siamo quello che facciamo e le nostre azioni sono specchio diretto di ciò che pensiamo. L’introduzione dei personaggi in medias res, ovvero mentre stanno compiendo un’azione, è un modo funzionale per coinvolgere già dalle prime pagine il lettore. E proprio in base a come si comportano, riusciremo a capire la loro psicologia, i loro sentimenti.

Un cuore pavido non si lancerà nella mischia, un uomo innamorato si getterà nel pericolo pur di salvare la sua amata. Spesso non serve raccontare i personaggi, basta mostrarli in azione.

Accortezze per creare un personaggio

Coerenza

Abbiamo dunque detto che sarà utile mostrare il nostro soggetto mentre sta compiendo un’azione all’interno della trama. Un ulteriore elemento da tenere sempre in considerazione è: prestare attenzione alla coerenza. Un cadetto pavido non compirà azioni eroiche. O ancora, se abbiamo tratteggiato un ragazzo timido e introverso, nella scena successiva non possiamo trasformarlo in un ruba cuori. Non è detto che non lo diventerà, ma, se questo è il nostro intento, dovremo mostrare il percorso che lo ha portato a cambiare. Avere dei personaggi credibili, reali e coerenti è il primo modo per far sì che i lettori sfoglino le nostre pagine.

Complessità

La realtà è complessa e i nostri personaggi dovranno esserlo altrettanto. Dobbiamo essere dei veri e propri psicologi che cercano di capire le cause più intime dei loro comportamenti, e saremo in grado di fare questo soltanto se conosceremo approfonditamente il soggetto del nostro romanzo. In quest’ottica partiamo dal presupposto che le pagine di un libro sono soltanto la punta dell’iceberg. Gran parte del lavoro sta dietro le pagine, negli spazi bianchi fra le parole.

Contraddizioni

Proprio perché complesso, l’essere umano è fatto di contraddizioni, di dubbi e di insicurezze. Tutto questo dovrà emergere nelle vostre pagine. Bisogna sempre tenere a mente che anche il più fervente idealista avrà un lato oscuro. In ognuno di noi alberga luce e ombra, bianco e nero. Così non è detto che il bravo padre di famiglia non ceda alle lusinghe di una ragazza più giovane, oppure che il pacifista non si lasci trasportare da un improvviso scatto d’ira. Indaghiamo le sfumature, perché in esse si riconosce la dote più vera dell’essere umano. Proprio queste sfumature sono quelle che consentiranno al personaggio di cambiare, mantenendo un grado di coerenza vicino alla realtà.

Relazioni con gli altri

Salendo un altro gradino di complessità, dovremo fare attenzione al modo in cui il nostro personaggio si relaziona agli altri, facendo risaltare le affinità e i conflitti. Riusciremo in questo modo a intrecciare una serie di microcosmi personali che si condizionano l’uno con l’altro, tenendo bene a mente che ogni azione ne produce molte altre a catena e che ognuno di noi, posto di fronte allo stesso stimolo, reagisce in modo diverso.

Speriamo che questo breve articolo vi sia stato utile; nei prossimi ci concentreremo su altri aspetti che gravitano attorno al complesso mondo dei personaggi.